Introduzione al laboratorio
A cura di:
Cinzia Migani: Responsabile Area Ricerca e Innovazione
Sociale
Valentina Vivoli: Area Ricerca e Innovazione Sociale
Nell’ambito delle attività promosse dall’Istituzione G.F. Minguzzi da anni uno spazio particolarmente significativo è dedicato al mondo della scuola e degli adolescenti. Fra le prime iniziative promosse ricordiamo le diverse edizioni di Vita da pazzi. Mostre films e dibattito sul disagio psichico in Emilia Romagna. L’apertura della mostra in diverse sedi della Regione infatti ha favorito l’incontro e il confronto con centinaia di ragazzi di scuole superiori di diverso grado e diverse decine di docenti.
Tali incontri hanno permesso di focalizzare con precisione alcuni bisogni sentiti da docenti e ragazzi, fra questi ricordiamo:
- di confrontarsi sulle situazioni che originano il malessere
- di avere strumenti più adeguati per far fronte alle situazioni di malessere vissute in prima persona o da persone sentite come particolarmente vicine (familiari, amici)
- di uscire dall’isolamento che spesso attanaglia chi vive in prima persona situazioni di disagio
- di avere strumenti più adeguati per gestire classi problematiche
- di avere informazioni su alcune espressioni specifiche di disagio giovanile (anoressia, bulimia ecc .)
Diverse sono state le strategie attivate per affrontarli, strategie centrate sostanzialmente sull’attivazione dell’empowerment dei singoli attraverso momenti di formazione ed informazioni specifiche che favorissero la costruzione o il rafforzamento di competenze per gestire situazioni di disagio specifico o per promuovere la diffusione di informazioni sul disagio e sui soggetti deputati a farsene carico. Peculiarità delle iniziative attivate nell’ambito delle diverse edizioni di Vita da pazzi è stata dunque quella di attivare l'empowerment dei singoli o del gruppo di pari (docenti, studenti).
Successivamente l’occasione di incontro con alcuni insegnanti, studenti e familiari che vivevano una situazione di forte disagio in un contesto specifico, ha permesso di focalizzare l’attenzione sulle tematiche del disagio a partire dal contesto scolastico e dai singoli individui che ne fanno parte (studenti, insegnanti, collaboratori scolastici e genitori). Da una prima analisi della situazione è emerso che gli strumenti utilizzati fino ad allora non sarebbero stati adeguati. Con loro attraverso momenti di successivo confronto e con il supporto dell’esperienza maturata in altri ambiti di lavoro è stato messo a punto un intervento che permettesse di valorizzare al meglio il sapere e le esperienze maturate in contesto e di affrontare il tema del disagio in stretta correlazione con quello di benessere.
In particolare, è stata costruita l’iniziativa denominata "Fronte del Banco: due scuole si raccontano" che sostanzialmente si articola in un incontro tra tutte le componenti scolastiche di confronto e riflessione per far circolare i diversi punti di vista su temi rilevanti per la vita nel contesto scolastico. Nel contempo, nell'ottica di implementare le competenze metodologiche necessarie a portare avanti le premesse sottese all'idea progettuale, si è promosso un Corso di formazione per facilitatori (conduttori) di gruppi di lavoro volti all'empowerment (P.A.2116), accolto dalla Provincia e finanziato nell'ambito delle iniziative del FSE.Ob3. A2, volto a sviluppare competenze specifiche per la conduzione di gruppi misti, composti da diversi soggetti (studenti, docenti, personale ata e familiari) che interagiscono nel contesto scolastico.
Nel corso della realizzazione dell'iniziativa "Fronte del banco:due scuole si raccontano" sono emersi alcuni nodi problematici particolarmente significativi che qui segnaliamo:
- come evitare di interrompere il processo attivato
- come conciliare le diverse azioni attivate nell’ambito delle scuole per riparare, prevenire e promuovere il benessere
- come favorire il passaggio di informazioni sulle esperienze e sulle strategie attivate all’interno delle singole scuole per promuovere il benessere dei diversi attori scolastici.
A partire da ciò è nata l’esigenza di consolidare le informazioni rispetto le strategie attivate dalle scuole della provincia di Bologna per far fronte a tali nodi problematici e di sperimentare la trasferibilità della metodologia di lavoro utilizzata nel laboratorio “Fronte del banco: due scuole si raccontano”.
E' stato ideato pertanto un progetto a titolo Strategie e strumenti per
migliorare il benessere a scuola.
Il progetto e' stato presentato dal Settore Ricerca e Innovazione
sociale dell'Istituzione Gian Franco Minguzzi e approvato dalla
provincia di Bologna per un finanziamento del F.S.E - Obiettivo 3 asse
C2, nell'azione specifica "Benessere a scuola".
Le idee del progetto sono maturate ovviamente dal prezioso confronto con
il gruppo di lavoro Righi/Minghetti, ma anche dalle premesse fondanti le
azioni promosse dal Settore, ossia quella di intendere la dimensione del
benessere/disagio come condizione di contesto e non del singolo; come un
continuum, dunque non come due dimensioni alternative o statiche.
In sintesi le premesse alla base dell'idea progettuale sono:
- L'accento dato alle attività non è tanto sulla ricerca del perché si vivono situazioni di disagio, delle cause di ciò che accade, ma sul "come", in che modo, succede. Questo introduce la pensabilità e la possibilità di azioni volte a modificare il contesto. Significa, in definitiva, intravedere la possibilità di prendere in considerazione un'idea di valorizzazione o di potenziamento di situazioni di benessere, indipendentemente dai vincoli "spesso percepiti come insormontabili" da chi si trova a vivere la situazione di disagio.
- Scoprire o disvelare le risorse presenti nel contesto, ampliando l'orizzonte della ricerca dall'individuo al sistema di cui fa parte (nello specifico la scuola).
- Lavorare per la costruzione di una idea di processo, attraverso l'introduzione di una metodologia di lavoro che valorizzi il punto di vista di coloro che lavorano con e nella scuola e che li renda partecipi del processo.
- Spostare lo sguardo verso l'orizzonte e costruire un significato di co-costruzione e di protagonismo dei singoli, rispetto al miglioramento di situazioni di benessere nelle scuole. Significa anche ri-condividere ciò che è emerso, in una logica di ampliamento della visione del sistema scuola come sottosistema, parte di più ampi sistemi, che a diversi livelli agiscono sul benessere-malessere
- Non focalizzare l'attenzione solo sulla realtà fotografata, esperita o rappresentata dai singoli attori, ma aprire lo sguardo per ipotizzare e dirigere l'azione su ciò che può essere fatto per cambiare una situazione di disagio o per mantenere le condizioni di spazi condivisi di benessere.
Dall’idea al progetto
Il progetto si fonda sulla convinzione che è possibile attivare strategie di sviluppo e implementazione per favorire momenti di benessere a scuola.
L'idea di benessere non può prescindere dalla condivisione della stessa da parte dei vari attori del sistema scolastico (dirigenti, docenti, personale non docente, alunni, familiari). Può essere costruita attraverso l'empowerment e la valorizzazione dei singoli attori come protagonisti, e la messa in rete delle risorse presenti all'interno e al di fuori del sistema scolastico.
Obiettivi generali del progetto
1. Promuovere la diffusione di informazione sulle strategie attivate all'interno delle singole scuole per prevenire e per rispondere a situazioni di malessere percepite e/o conclamate vissute dalle componenti scolastiche;
2. Incrementare, attraverso la metodologia della ricerca azione, le competenze sviluppate dagli attori del sistema scolastico, per far fronte a situazioni di malessere e sviluppare percorsi di benessere;
3. Sviluppare azioni di informazione volte a prevenire situazioni di disagio.
Articolazione delle attività del progetto
Al fine di supportare le componenti scolastiche a sviluppare un'ottica di messa in rete delle risorse e di valorizzazione del contesto, sono state proposte due attività:
1.Ricerca-azione sul territorio della Provincia di Bologna il cui obiettivo era di mappare e successivamente diffondere informazioni su progetti, iniziative, attività che sono state realizzate nelle scuole del territorio provinciale sia sul versante del disagio che del benessere, favorendo così:
- una facilitazione nell'operare quotidiano;
- un miglioramento del successo scolastico degli allievi;
- un miglioramento della comunicazione tra operatori delle varie istituzioni;
- un potenziamento degli strumenti contro la dispersione scolastica;
- le condizioni per attivare una prima rete composta da soggetti del sistema scolastico e agenzie di formazione centrate sulla comunicazione e informazione sulle esperienze attivate;
- il consolidamento delle informazioni relative agli strumenti e alle risposte attivate dalle scuole superiori per prevenire o intervenire su situazioni di disagio.
2.Ciclo di 6 laboratori tematici
Finalità dell'azione è quella di promuovere in contesti scolastici diversi della provincia l'idea che è possibile sperimentarsi in situazioni di co-progettazione e co-realizzazione volte a promuovere il confronto sulle situazioni che originano malessere e sulle strategie condivise di miglioramento attivabili per modificare la situazione. L'occasione di tale sperimentazione è data la realizzazione dei laboratori, attraverso il supporto diretto di operatori dell'Istituzione.
- Le scuole che hanno aderito all'iniziativa, hanno scelto di:
- sperimentarsi in una progettazione co-partecipata
- attivare la messe in rete delle diverse competenze e risorse
- condividere i risultati
- produrre materiale informativo da diffondere non solo nel proprio ma anche negli altri contesti scolastici
- diffondere e connettere in un seminario pubblico le riflessioni scaturite dalle iniziative.